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Riqualificazione urbana di Largo Aretusa, Noi albergatori Siracusa soddisfatta

DiMaurilio Abela

Mar 12, 2025

Primo festival della Scienza a Siracusa, anche per Noi albergatori fervono i preparativi dell’evento, inserito all’interno della sesta edizione dell’Einaudi Pi Greco Day 2025. Il Festival, che ha lo scopo di celebrare il genio di Archimede, nonché di puntare l’attenzione sulle discipline Stem e sulla cultura scientifica, è infatti organizzato dall’Istituto di istruzione superiore Luigi Einaudi, in collaborazione con il Comune di Siracusa, assessorato all’Istruzione, e il patrocinio dell’associazione Noi Albergatori Siracusa e del negozio di articoli sportivi “Play Sport”, e coinvolgerà la cittadinanza, gli alunni dell’Einaudi e gli studenti degli istituti superiori di primo e secondo grado di Siracusa.

Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa, negli ultimi giorni, ha infatti definito con la dirigente scolastica Teresella Celesti e altri docenti dell’istituto di istruzione superiore, Luigi Einaudi, la programmazione del “Pi Greco Day” del prossimo 14 marzo «che prevede la partecipazione di altre scuole – spiega Rosano – e pure il coinvolgimento della cittadinanza. L’evento 2025 sarà caratterizzato da appuntamenti culturali e da attività esperienziali e partecipative degli studenti, i quali saranno impegnati in una divertente competizione originata da giochi volti a stimolare l’approccio semantico verso la matematica». Con una novità. «L’originalità di quest’anno – commenta Rosano – sta nel fatto che alla classe dell’istituto scolastico vincente, oltre all’assegnazione di un premio, sarà dedicata la prima “Walk of fame” archimedea, con una mattonella che sarà incastonata all’interno di Largo Aretusa. Per rendere ciclico l’evento, è previsto, inoltre, che annualmente, sulla stessa area, siano posate altre pietre archimedee, distinguendo sempre l’emblema della classe dell’istituto scolastico vincente».

«Altro ambizioso progetto, in fase di studio – ancora Rosano – è far diventare il Pi Greco Day un attrattivo appuntamento annuale internazionale di cultura e progettualità, legato al genio di Archimede, con lo scopo di richiamare a Siracusa giovani di istituti e licei italiani, europei ed extraeuropei, a indirizzo scientifico-matematico che, in occasione della competizione, alloggerebbero nella nostra città, facendo così accrescere qualificati flussi di viaggiatori anche in bassa stagione, a beneficio dell’economia cittadina».

Un progetto ambizioso che si inserisce nella più ampia iniziativa di riqualificazione urbana di Largo Aretusa, ideata da Rosano, in qualità di presidente di Noi albergatori Siracusa, e realizzata dal Comune della città. E proprio per questo, giorni fa, Rosano si è incontrato con le guide turistiche siracusane, capitanate dalla presidente Maria Lina Ribisi, e il progettista Giuseppe Scalora, con l’obiettivo di approfondire questi elementi che andranno a impreziosire uno dei luoghi più affascinanti di Ortigia. Scalora ha evidenziato che la spirale, la semisfera, il triangolo, gli specchi sono da intendersi come un omaggio alla figura di Archimede, ma anche come segni simbolici che ne incarnano lo spirito visionario e innovativo. Uno dei caratteri più originali dell’opera è infatti proprio quello di espandersi al di là dei confini di Largo Aretusa, racchiudendo, oltre la città, tutto il territorio dell’antica pentapoli di Siracusa.

«In questo contesto – prosegue Rosano – la spirale di Archimede, dialogando con i lati del triangolo isoscele, che dipartono dalla semisfera, si proietta: per un lato in direzione Castello Eurialo, l’altro verso Scala Greca, convertendo la pulsione del suo moto in forma coinvolgente. Lo spostamento di visuale si propone di catturare lo sguardo dei visitatori verso un ambito spaziale più ampio di quello abitualmente riferito alla sola isola di Ortigia, avviando delle relazioni inaspettate e inconsuete con il Castello Maniace (luogo in cui, si sostiene, esisteva il Tempio di Hera) e le zone urbane a settentrione di Siracusa. Nella sostanza, la semisfera, attraverso il continuo movimento di inversione tra la sua superfice concava di colore nero opaco e quella convessa metallica riflettente, intende far sperimentare all’osservatore nuove modalità di contatto tra sé e la realtà che lo accoglie: non si tratta di una pura percezione cumulativa di immagini, ma di trasformare la nostra percezione dell’ambiente fino a farci sentire parte integrante dell’universo».

«È del tutto evidente – conclude Rosano – che la nuova configurazione di Largo Aretusa sarà oggetto di attrazione turistica. E lo si è notato sin dai primissimi giorni del completamento del progetto. Molti sono stati i turisti italiani e stranieri che hanno già espresso apprezzamento per l’opera realizzata».

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