Dopo l’articolo pubblicato ieri sul quotidiano “La Sicilia“, in cui si racconta delle spese sostenute dal comune di Portopalo di Capo Passero per celebrare l’autonomia, sindaco e vice hanno pubblicato sui social commenti con insulti ai due autori, Mario Barresi e Luisa Santangelo.
A fianco dei due giornalisti, si è schierata Assostampa, che giudica quelli usati nei commenti all’articolo “toni incaccettabili”.
“La giunta regionale di Assostampa e la sua sezione di Siracusa si schierano senza se e senza ma al fianco dei colleghi oggetto dell’ennesima campagna denigratoria social che, troppo spesso, si abbatte sui giornalisti col solo intento di tacitarli.
La legge dà a tutti gli strumenti per correggere eventuali inesattezze. Non rende legittime le gratuite offese rivolte a chi, per professione, esercita il diritto di informare”.
“Giornalisti di basso rango e politicizzati, stampa vergognosa, mentono sapendo di mentire”. Sono solo alcuni passaggi degli interventi social della sindaca di Portopalo di Capo Passero, Rachele Rocca, e del suo vicesindaco, Corrado Lentinello, che così commentano la nuova inchiesta giornalistica, pubblicata sul quotidiano La Sicilia.
Ai commenti dei due rappresentanti istituzionali si sono poi accodati alcuni utenti che, in qualche caso, si sono “lasciati andare ad epiteti ingiustificabili”, come sottolinea Assostampa.
Nell’articolo i due giornalisti raccontano le celebrazioni dell’8 marzo scorso, in occasione della ricorrenza del 50mo anniversario dell’autonomia del comune, fino ad allora frazione di Pachino.
Barresi e Santangelo passano sotto la legge d’ingrandimento le spese sostenute con il contributo della Regione di 100 mila euro stanziati per il Comune di Portopalo “per la realizzazione di manifestazioni ricreative mirate alla promozione del territorio e l’incremento turistico”.

Nell’articolo, tra le altre spese, si evidenzia l’acquisto di “poco meno di un chilometro di moquette rossa su cui fare camminare, tra le autorità civili, militari e religiose invitate, la sindaca Rachele Rocca e il ministro della Protezione civile e del Mare, Nello Musumeci”.
“La legge – conclude la nota di Assostampa – dà a tutti gli strumenti per correggere eventuali inesattezze. Non rende legittime le gratuite offese rivolte a chi, per professione, esercita il diritto di informare“.