Approvate, ieri sera, dal consiglio comunale di Siracusa le proposte di “Aggiornamento degli oneri di urbanizzazione e costo di costruzione 2024 secondo gli indici Istat” e quella sulla “Verifica delle aree e dei fabbricati da alienare o cedere per il 2025”. Si tratta dei primi di cinque atti propedeutici al bilancio di previsione 2025-27, che arriverà in aula la prossima settimana, ai quali la conferenza dei capigruppo ha deciso di dedicare due adunanze (ndr, la seconda si terrà oggi alle 16).
La seduta, presieduta da Alessandro Di Mauro, però, è iniziata con un minuto di raccoglimento, chiesto da Paolo Romano, per commemorare i morti del bombardamento sulla città avvenuto il 27 febbraio del ‘43. All’avvenimento, nel 2010, il consiglio comunale decise di dedicare una giornata del ricordo chiamata “Siracusa non dimentica”.
Nel merito dei punti all’ordine del giorno, la proposta sugli oneri di urbanizzazione è stata illustrata dall’assessore all’Urbanistica, Salvatore Consiglio, e dal dirigente, Marcello Dimartino.
“Gli oneri – è stato detto – non vengono adeguati dal 2016 e l’aumento previsto è del 23,40 per cento per le costruzioni industriali e del 20,50 per quelle residenziali“.
L’assessore e il dirigente hanno inoltre presentato un emendamento, poi approvato dall’aula, che interviene su due punti: il primo, riprendendo una sentenza del Corte dei conti Molise, prevede che l’aggiornamento debba avvenire ogni 12 mesi (e non più ogni 5 anni); il secondo cancella la scontistica sulla bioedilizia, visto che tale tecnica costruttiva è ormai obbligatoria.
Il dibattito è stato animato dagli interventi di Paolo Romano, Cosimo Burti, Paolo Cavallaro, Massimo Milazzo, Andrea Firenze, Damiano De Simone, Francesco Vaccaro, Sergio Bonafede, Nadia Garro e Angelo Greco.
Il provvedimento è passato con 18 voti favorevoli e 12 contrari; stesso risultato anche sull’immediata esecutività della delibera.
Il Consiglio ha, successivamente, approvato la delibera avente ad oggetto la “Verifica delle aree e dei fabbricati da alienare o cedere per il 2025”. Con esso si verificano la quantità e la qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza economica e popolare; alle attività produttive e terziarie, che potranno essere cedute in diritto di superficie, stabilendo il prezzo di cessione per ciascun tipo di area o di fabbricato.
La delibera, votata senza dibattito, è passata con 16 sì e 12 no. L’immediata esecutività è stata approvata con 17 voti favorevoli, 4 contrari e 7 astensioni.