L’INPS annuncia il recepimento di importanti cambiamenti nel quadro della Riforma della Disabilità, attuata dal Decreto Legislativo 3 maggio 2024, n. 62, e avviata in via sperimentale dal primo gennaio 2025 in nove province italiane. Questa riforma, fortemente sostenuta dal Ministro Locatelli, mira a semplificare l’accertamento della disabilità e a migliorare l’esperienza degli utenti.
Tra le principali novità, si segnala l’introduzione di nuove funzionalità per facilitare la compilazione del certificato medico introduttivo, primo passo del processo valutativo. L’obiettivo è quello di ridurre i tempi burocratici, migliorando l’accesso alla documentazione e semplificando il ricorso alla firma digitale. Tutorial informativi sono già disponibili online per guidare gli utenti.
Inoltre, il “Decreto milleproroghe“ estende la sperimentazione ad altre undici nuove province, portando così il numero complessivo a venti, e prolunga il periodo di test da 12 a 24 mesi. Queste modifiche garantiscono un periodo adeguato per valutare l’efficacia delle nuove disposizioni che partiranno poi sull’intero territorio nazionale da gennaio 2027.
Un cambiamento significativo riguarda il passaggio della competenza esclusiva per l’accertamento della disabilità all’INPS, ora previsto per un anno dopo rispetto alla scadenza iniziale. Questo assicura che la visita per la disabilità sia gestita da un unico ente pubblico, snellendo il processo attraverso la trasmissione telematica del certificato medico.
“Si attende ormai da tanto, troppo tempo il passaggio da un welfare basato su servizi standard a uno che metta finalmente al centro le persone e tra le province scelte ce n’è solo una siciliana, Palermo, e nessuna della Sicilia Orientale“. Lo dichiarano il presidente dell’Osservatorio Civico di Siracusa, Salvo Sorbello e i due vice, Donatella Lo Giudice e Alberto Leone.
“Bisognerà – proseguono gli esponenti dell’Osservatorio civico di Siracusa – prepararsi al meglio a questa vera e propria rivoluzione copernicana nel settore del welfare, tenendo sempre conto le esigenze delle persone più vulnerabili, che dovranno trovare riferimenti certi ed affidabili, evitare il rischio che, poste di fronte a procedure più complicate, rinuncino ai propri diritti. Importante in tale contesto è il pregevole corso organizzato dall’Ordine degli Assistenti sociali e dalla Fondazione degli Assistenti sociali con il sostegno dell’Ufficio del Garante per la persona con disabilità della Regione Siciliana, ma serve anche un’azione più capillare di sensibilizzazione soprattutto da parte dei singoli Comuni“.
“Ricordiamo, infatti, – concludono Salvo Sorbello, Donatella Lo Giudice e Alberto Leone – che è ancora sempre possibile, per tutte le persone con disabilità, presentare al proprio Comune la richiesta di un progetto di vita, facendo riferimento all’articolo 14 della legge 328/2000“.