Nuovo scontro in Consiglio comunale: i gruppi di opposizione Partito Democratico, Insieme, Forza Italia e il consigliere Cosimo Burti del gruppo misto hanno abbandonato l’aula Vittorini in segno di protesta contro una maggioranza definita “arrogante” e determinata a svuotare il ruolo dell’assemblea cittadina.
L’episodio è avvenuto durante la discussione di un punto all’ordine del giorno riguardante il cimitero. Dopo l’intervento del consigliere Burti, che aveva riepilogato il lavoro della III Commissione durante la sua presidenza e fatto riferimento a una proposta avanzata da una consigliera dimissionaria, l’assessore Salvo Cavarra ha pronunciato un commento fuori microfono: “Meno male che si è dimessa”. Parole che hanno suscitato immediato sdegno tra i banchi dell’opposizione e che lo stesso assessore ha poi ribadito, cercando di giustificarle in un successivo intervento.
Nonostante la richiesta di scuse avanzata dal consigliere Marino, l’assessore Cavarra non ha ritrattato le sue dichiarazioni, scatenando un’ondata di indignazione tra i consiglieri di minoranza. Il presidente del Consiglio comunale, invece di prendere provvedimenti per ristabilire l’ordine e il rispetto istituzionale, ha ammonito il consigliere Burti, minacciandolo di espulsione qualora avesse proseguito nella sua protesta.
A quel punto, di fronte a quella che definiscono “l’ennesima dimostrazione di prepotenza da parte della maggioranza”, i consiglieri di opposizione hanno deciso di abbandonare i lavori, denunciando un clima di intolleranza e mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni e del ruolo del Consiglio comunale.
Con una nota congiunta, i gruppi PD, FI, Insieme e il consigliere Burti hanno chiesto le immediate scuse da parte del presidente del Consiglio e dell’assessore Cavarra, affinché riconoscano “gli errori madornali commessi”. Secondo l’opposizione, quanto accaduto mina la credibilità dell’assemblea cittadina agli occhi della comunità, trasformando il Consiglio comunale in “uno spettacolo indecoroso”.
Le opposizioni solo a quel punto hanno deciso di abbandonare i lavori di aula e di non proseguire con il resto della seduta. Ancora una volta chi cerca di restituire al consiglio comunale dignità, chi interpreta il suo ruolo con serietà e rispetto, chi crede in una politica diversa viene offeso, vilipeso e bistrattato. L’opposizione oggi abbandona l’aula “perché non è disposta ad accettare l’atteggiamento di chi ritiene la politica uno strumento personale, il consiglio comunale un campo di battaglia, la democrazia una inutile perdita di tempo“.
Alla luce di tutto questo chiedono che Presidente e Assessore si scusino immediatamente e dimostrino, sebbene fuori tempo massimo, di saper riconoscere gli errori madornali che hanno commesso ieri sera. Errori compiuti dai due esponenti del Movimento per l’Autonomia ai danni di una loro esponente, ormai dimessa e non più coinvolta nell’assise comunale, che ieri sera è stata oggetto inconsapevole di una offesa che non merita.
In gioco non c’è solamente il rispetto dovuto ai gruppi di opposizione, ma soprattutto la credibilità del consiglio comunale agli occhi della città, che guarda ai lavori d’aula con speranza e invece trova quanto di peggio a cui si possa assistere. Nella speranza che non sia troppo tardi, prima che le cittadine e cittadini cambino definitivamente canale, perdendo speranza e aspettative, fate la cose più semplice: ammettete di aver sbagliato e chiedete scusa. Non solo agli scriventi e all’ex consigliera ma a tutta la città.
“Se non vogliamo che i cittadini perdano definitivamente fiducia nella politica locale – concludono i consiglieri di opposizione – serve un segnale di responsabilità: ammettete di aver sbagliato e chiedete scusa, non solo a noi e all’ex consigliera, ma a tutta la città”.