Martedì 21 gennaio 2025 alle ore 19:00, subito dopo la S. Messa serale, presso la Chiesa Madre S. Maria degli Angeli in Canicattini Bagni, si terrà un incontro a cura dell’Associazione “Amici di Suor Chiara Di Mauro” sulla figura della “monaca santa” di Siracusa.
Alla comunità parrocchiale iblea verranno narrate la vita e la storia di Suor Chiara Di Mauro, mistica siracusana vissuta agli inizi del ‘900 e morta in odore di santità. Della sua vita, dei fenomeni soprannaturali, delle guarigioni prodigiose avvenute su sua intercessione, esiste un’ampia documentazione custodita presso l’Archivio Storico della Provincia dei Frati Minori Cappuccini e presso l’Archivio Storico Diocesano di Siracusa. I dieci faldoni che costituiscono il corpus agiografico di Suor Chiara, raccolto nella prima metà degli anni Cinquanta dal frate cappuccino p. Samuele Cultrera, rivelano numerose vicende di vita secolare e spirituale: in essi sono custoditi diari e lettere, testimonianze e dichiarazioni sugli eventi straordinari a lei riconducibili, atti e documenti della Curia siracusana.
La vita di Adelaide (il nome di battesimo di Suor Chiara) oscillò tra l’impegno quotidiano di moglie e madre e l’aspirazione al regime di vita monacale che attuerà quando, rimasta vedova, deciderà di entrare nel monastero di clausura di Messina. Comparvero in quel periodo le prime stimmate e andava spesso in estasi; mai compresa, fu “costretta” a lasciare il convento. Tutta la sua vita si svolse in un’apparente contraddizione: alla vocazione per la verginità si contrappose il matrimonio, al desiderio della solitaria vita claustrale faranno da contrasto le attenzioni della Chiesa e dei Siracusani, legate alle manifestazioni mistiche e allo stile di vita che la religiosa attuò nel puro spirito francescano. Dedicò la propria vita alle opere di carità e di assistenza alle persone povere e bisognose. Il desiderio di fondare un monastero di clarisse, a Siracusa, fu per lei un sogno purtroppo non realizzato. Suor Chiara, sia in vita sia dopo morta, non ricevette unanimità di consensi; le sue scelte radicali – spesso difficili da comprendere – divisero le opinioni su di lei e si tentò di offuscarne tanto il ricordo quanto la devozione popolare, lasciando che la sua vita e le tante testimonianze di santità cadessero nel silenzio e nell’indifferenza. Ma la volontà di Dio non tiene conto degli errori umani e la causa di beatificazione, ancora in corso, dà conto della rilevanza che Suor Chiara, con la sua fede e il suo esempio, ha assunto agli occhi dei credenti.
Durante l’incontro verrà dedicata particolare attenzione alla figura del canonico canicattinese, Sebastiano Uccello, direttore spirituale di Suor Chiara dal 1929, il quale le fu sempre amico e spiritualmente vicino, nonché suo strenuo difensore dalle tante accuse che le venivano mosse al tempo, costituendo un punto di riferimento imprescindibile nelle vicende degli ultimi anni della sua vita terrena.