Arriva oggi all’ARS la Finanziaria, una lunga maratona che consegnerà lo strumento finanziario siciliano poco prima di Natale.
“Il testo della finanziaria trasmesso dal Governo all’aula ricorda la banana di Cattelan: è un documento senza alcun valore reale, è solo scena, dentro non c’è nulla, è solo un veicolo cui agganciare il maxiemendamento che è la prova dalla debolezza di Schifani che cerca di mettersi al riparo dai colpi dei franchi tiratori della sua stessa maggioranza che sono pronti a fare a pezzi la finanziaria. Sia chiaro, comunque, che noi sul maxiemendamento non faremo sconti, faremo una marcatura strettissima e per questo lo vogliamo esaminare con almeno 24 ore di anticipo”.
Lo ha affermato il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca che, ieri, ha tenuto una conferenza stampa all’Ars insieme a Nuccio Di Paola, componente della commissione Bilancio e referente regionale per la Sicilia del Movimento 5 Stelle.
“Non accetteremo – ha detto Antonio De Luca – un maxiemendamento di cui non conosciamo nulla, piovuto in aula poco prima del voto, vogliamo averlo almeno 24 ore prima, per poterlo studiare al meglio, al fine di verificare l’assenza di norme-obbrobrio e poterne denunciare l’eventuale presenza al fine di chiederne l’eliminazione dal testo. Riteniamo che questo non debba essere un interesse esclusivo del Movimento 5 Stelle, ma che sia un interesse anche della presidenza dell’Ars, del Governo e di tutta l’aula”.
Al presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno e ai partiti, il Movimento chiede anche una maggiore assunzione di responsabilità sulle norme proposte da ciascuno deputato e che saranno inserite nel maxiemendamento.
“Devono essere firmate – ha detto Antonio De Luca – , il maxiemendamento in questi anni è diventato sempre più grande e spesso contiene norme di cui, a meno che i deputati non le rivendichino, è difficile risalire alla paternità, specie se queste si rivelano non proprio il prototipo della correttezza”.
Al presidente dell’Ars il gruppo M5S chiede anche di evitare una grande parcellizzazione delle risorse.
“Finanziamenti sotto i 25 mila euro – prosegue De Luca – possono anche essere presenti, ma devono essere l’eccezione, non certamente la regola. Non servirebbero certamente molto alla Sicilia che ha bisogno di opere e interventi spesso onerosi, Ricordo che nel maxiemendamento al collegato-ter del novembre dello scorso anno c’era un’enorme frammentazione delle somme che avrebbe fatto impallidire la famigerata tabella H. Noi facemmo saltare tutti i micro interventi sotto i diecimila euro. Ora dobbiamo andare oltre”.
Sulle associazioni, secondo Antonio De Luca, bisogna vigilare, ma non vanno assolutamente demonizzate.
“Diamo atto al presidente Galvagno – ha detto il capogruppo M5S – di aver accolto il nostro suggerimento di non consentire l’ingresso in finanziaria di emendamenti pro-associazioni. Ma occhio a non buttare il bambino con l’acqua sporca. Ce ne sono alcune che svolgono una grande funzione sociale e assistenziale in tantissimi settori”.
“Il presidente Schifani – ha detto Di Paola – in questi anni ha cercato di creare un ponte con noi, senza riuscirci. Anche in questa finanziaria eserciteremo con forza il nostro ruolo di proposta e di controllo che ci hanno chiamato a svolgere i siciliani. Lo faremo anche col maxiemendamento che è l’escamotage di Schifani per cercare di blindare la manovra, impedendo il dibattito e silenziando la sua maggioranza che, di fatto, viene bypassata. Il nostro auspicio è che i deputati dichiarino i propri emendamenti. Non devono più passare proposte che facciano poi vergognare tutto il Parlamento”
“Schifani – ha aggiunto Di Paola – viene sfiduciato dalla sua maggioranza e tenta di scaricare sull’opposizione le sue evidenti difficoltà. La presentazione in queste ore del nuovo soggetto politico è praticamente una sorta di sfiducia da parte della sua stessa area politica. Che siano in grande difficoltà è innegabile”.
Numerosi gli emendamenti presentanti dal Movimento in questa finanziaria. Di seguito alcuni tra i più importanti:
– Aumento del 10 per cento del budget di salute;
– 18 milioni per il completamento di un lotto della Siracusa-Gela;
– Agevolazioni fiscali di 20 mila euro annui alle imprese che assumono disoccupati over 50;
– Istituzione di un fondo per le coppie che ricorrono alle tecniche di procreazione medicalmente assistita;
– 20 milioni per la premialità dei medici delle aree di emergenza;
– 10 milioni per la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici;
– Fondi per il Comune di Gibellina capitale italiana dell’arte contemporanea 2026;
– Contributi ai Comuni per fronteggiare l’emergenza idrica e a quelli catanesi danneggiati dalle recenti alluvioni;
– 20 milioni per Ati Enna e 50 milioni per Ati Agrigento;
– 1 milione per migliorare l’autonomia personale per i soggetti con la sindrome di down;
– 1 milione per la campagna mediatica di informazione tramite i media rivolta ai genitori per metterli in guardia dai pericoli per i minori derivanti dall’abuso dei dispositivi digitali;
– Fondo di rotazione destinato ai Comuni per la demolizione della case abusive;
– 1,2 milioni per il trasporto da e per le isole minori;
– Fondi destinati ai comuni in cui ricadono le aree industriali;
– 1 milione destinato al microcredito per le imprese formate da giovani, donne e soggetti svantaggiati;
– Istituzione di un fondo volto alla predisposizione dei piani di utilizzazione delle riserve naturali;
– 10 milioni per la messa in sicurezza delle reti stradali;
– Fondo per gli extracosti per il trasporto dei rifiuti;
– Assunzione diretta degli Asu da parte della Regione a 36 ore settimanali.