Il Tar di Catania ha rigettato il ricorso proposto da Barbara Fronterrè, candidata a sindaco alle ultime amministrative a Pachino e che era stata superata, per soli 10 voti, da Giuseppe Gambuzza, attuale primo cittadino. Fronterrè aveva chiamato in giudizio il comune di Pachino per l’annullamento del verbale delle operazioni elettorali in quattordici sezioni del secondo turno delle elezioni Comunale, svoltesi il 23 e il 24 giugno scorsi.
Il Tribunale, dopo aver esaminato il ricorso e gli atti della causa, ha rigettato il ricorso introduttivo del giudizio e ha dichiarato inammissibile il ricorso incidentale.
Nell’attesa delle motivazioni della sentenza, che saranno rese note tra 90 giorni, Barbarà Fronterrè commenta così il rigetto del ricorso: “È una sentenza che rispetto e accolgo con serenità, a testa alta e schiena dritta, una postura che non ho perso nemmeno nei momenti più’ difficili, di fronte alle denigrazioni, alla violenza verbale e alle provocazioni che hanno colpito la mia vita in questo lungo anno elettorale ( fino a stamattina). Gli aspetti tecnici e giuridici di un ricorso non possono certo coprire il “caso” politico che Pachino rappresenta”.
“La città – continua – è schiantata da problemi gravissimi che richiedono, per essere affrontati, grandi competenze, una squadra allenata e soprattutto una visione coraggiosa: sociale, culturale, ed economica. Auguro al sindaco di Pachino di poter finalmente mettere in campo tutto questo, e per il bene della nostra comunità, di saper ascoltare e pacificare. Finora questo non si è visto, anzi: si è visto ben altro. Basti pensare che ieri, in aula tribunale, a rappresentare il Sindaco c’erano due avvocati, uno appena nominato esperto del sindaco a 2.000 euro al mese, l’altro destinatario di una parcella di 63.000 euro. Tutto formalmente legittimo, ma moralmente discutibile e politicamente inopportuno, per la sensazione di cricca al potere che trasmette”.
E conclude: “Considero prezioso e indimenticabile quasi ogni momento di questo lungo anno elettorale, oggi definitivamente chiuso: ciò che non può chiudersi mai è la passione. Continuerò a lavorare per la mia comunità, come ho sempre fatto, in consiglio comunale e non solo, con incrollabile fiducia nelle nostre possibilità, nonostante tutto”.