Come presentato ai visitatori durante l’inaugurazione di Sabato 5 Ottobre, la mostra d’arte pittorica “Colapesce – La Metamorfosi” ospitata presso il Palazzo Montalto di Sicura, in Ortigia, trae ispirazione direttamente dalla storia dell’uomo-pesce.
Di tale leggenda pare ne esistano ben diciassette varianti, raccolte più di un secolo fa dal medico Giuseppe Pitré il quale, a bordo del proprio calesse, visitando i pazienti, mise insieme questo ed altri racconti siciliani.
I curatori della mostra – Luigi Amato, Mario Lentini, Elèna Privitera – in fase progettuale, hanno scelto di
soffermarsi sul Colapesce edito nel 1986 dal poeta bagherese Ignazio Buttitta poiché, della storia già pregna di significati e valori, egli ne seppe far emergere un messaggio profondamente ideologico. La versione buttittiana della favola esprime, nella sua interpretazione, una insularità che Paolo Morando, l’artista che ha realizzato le opere pittoriche in mostra, accompagnate da un installazione contemporanea di ceramica raku del calatino Fabio Gullè, accoglie nella sua collezione.
Il Maestro Morando, infatti, nelle sue composizioni, allarga il medium pittorico a luogo metafisico di incontro, in cui confrontarsi, scontrarsi e farsi sintesi. Nella sua arte si evince l’accettazione del ruolo di “cantore” di un contesto simbolico e pedagogico che ci viene trasmesso dai racconti popolari, dalle fiabe e dalle leggende. L’inestimabile potenza della cultura popolare – spesso ed erroneamente considerata “cosa d’altri tempi – è quella di farci conoscere per riconoscerci, offrirci una importantissima occasione di (ri)scoperta delle nostre radici e della nostra identità e, come le opere di Morando, mitopoieticamente, veicolare un messaggio oltre il tempo e lo spazio.
Per questo, l’Associazione Culturale Morphosis – ente promotore e organizzatore della manifestazione – si è posta l’obiettivo di creare un momento di aggregazione e reciproco accrescimento sociale portando all’interno del salone espositivo di Via Mergulensi n. 4 (Ortigia) una performance teatrale. L’appuntamento con i visitatori si è rinnovato lo scorso sabato scorso, quando la voce e la presenza scenica di Lorenzo Falletti ha intrattenuto come un contemporaneo e spronante cantastorie leggendo alcuni versi, liberamente tratti, del testo del Buttitta.
A suddividere i due momenti della piece, la seconda degustazione dei “calici di storia” delle Cantine Gulino che, insieme al main sponsor della serata Zurich Bank – Ufficio dei Consulenti Finanziari di
Siracusa, hanno creduto e sostenuti l’iniziativa.
La mostra, che sta registrando interesse tra i siracusani e gli stranieri con numerose presenze, resterà aperta al pubblico sino a Domenica 20 Ottobre alle ore 18:00.