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Siracusa, è mancato il numero legale al Consiglio comunale: si torna in aula stamane

Diredazione SB

Ott 9, 2024

Il Consiglio comunale di Siracusa torna in aula stamane, in prosecuzione di seduta per approvare la variazione di bilancio, l’assestamento generale e la presa d’atto della salvaguardia degli equilibri; e per la trattazione dei rimanenti emendamenti al provvedimento. Al termine della discussione del sesto emendamento, infatti, è venuto a mancare il numero legale.
Quelli all’ordine del giorno della seduta di ieri sono due importanti adempimenti che, previsti dal Tuel, assicurano il “permanere e l’invarianza degli equilibri di bilancio” con conseguente rispetto del suo pareggio. La manovra di bilancio, per come approvata dalla Giunta nella seduta dello scorso 26 luglio, approdata oggi in Aula ed illustrata dall’assessore al Bilancio Pietro Coppa, prevedeva maggiori somme in entrata per 4milioni e 408mila euro, con contestuale aumento nella spesa di pari importo. Le più importanti voci riguardano il finanziamento per la realizzazione di infrastrutture a supporto dei mezzi urbani, per 204mila euro; le spese per il conferimento rsu in discarica finanziato con contributo regionale pari a poco più di 2 milioni di euro; due interventi nel sociale: il primo per la realizzazione del sistema integrato dei servizi sociali per 631mila euro, il secondo a sostegno della prima infanzia per 500mila euro; 100mila euro andranno ai servizi relativi alla digitalizzazione dei pagamenti ed alle attività connesse; previsto inoltrte un contributo per la tutela degli animali e la gestione e prevenzione del randagismo per 338mila euro.
Rispetto al testo originario, prima dello scioglimento della seduta, sono stati approvati alcuni emendamenti.
Il primo, a firma di Concetta Carbone, per l’istituzione di un capitolo tecnico, pari a 66mila euro, per le spese di personale comunale utilizzato da Enti e strutture terze, e da questi finanziate. Al dibattito hanno dato il loro contribuito i consiglieri Messina, Scimonelli, Zappalà, Greco, Burti, gli assessori Coppa e Consiglio, ed il dirigente del settore Risorse umane, Di Stefano.
Il secondo e terzo emendamento approvati, a firma dei consiglieri Simone Ricupero (che li ha illustrati all’Aula), Sergio Bonafede, Luciano Aloschi, Giovanna Porto, Luigi Cavarra, Salvatore Ortisi e Martina Gallitto, prevedono l’accensione di un mutuo con la Cassa Depositi e prestiti per 423mila euro come risorsa finanziaria aggiuntiva ai fondi già stanziati per la realizzazione dei nuovi CCR. Ed una maggiore spesa di 15mila euro per feste patronali e di quartiere.
Respinti invece i due emendamenti del gruppo FDI: il primo, illustrato da Paolo Romano per la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione nelle vie Teti, Isabella di Castiglia e della Caserma a Cassibile, per poco meno di 80mila euro; il secondo, illustrato da Paolo Cavallaro per la realizzazione del manto stradale in via degli Smeraldi nell’area del Plemmirio per 30mila euro. All’esito della doppia bocciatura, i due consiglieri hanno abbandonato l’Aula per protesta.
Il numero legale è venuto a mancare al termine della discussione sul sesto emendamento, presentato dal sindaco Francesco Italia, di natura prettamente tecnica, che destina i 570mila euro- derivanti tra gli altri da imposte, dalla vendita di beni e servizi, dai proventi di attività di controllo e repressione degli illeciti- alla gestione di beni demaniali e patrimoniali, nonché alla gestione economica, finanziaria, di programmazione, e al provveditorato.
Sul punto si sono registrati gli interventi dei consiglieri Messina, Milazzo e Scimonelli, critici sul contenuto della proposta ritenuta, al pari delle altre in discussione, carente di una certezza della copertura della spesa per assicurare gli equilibri di bilancio. I capigruppo hanno anche sottolineato l’assenza del Sindaco, peraltro proponente l’emendamento.
A seguito dell’abbandono della seduta da parte dei consiglieri di Forza Italia, PD e Insieme, è venuto a mancare il numero legale. Domani, per assicurarlo, sarà sufficiente la presenza di 13 consiglieri.

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