Sono 70 i progetti ammessi alla valutazione per la realizzazione, per l’anno 2024, da parte di enti senza scopo di lucro, di iniziative di rilevanza sociale, socio-sanitaria, culturale, storica, ricreativa, artistica, sportiva, ambientale, di promozione dell’immagine della Sicilia e dell’economia locale, la cui attività si ripercuote con riflessi positivi sull’economia del territorio. Lo riporta sul suo sito il quotidiano online, QdS. È stato pubblicato, infatti, dalla Regione l’elenco delle istanze ricevibili e non ricevibili relative all’avviso pubblico “per la manifestazione di interesse alla concessione da parte della Regione siciliana di un sostegno economico sotto forma di contributo ai sensi dell’articolo 128 della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11 e successive modifiche ed integrazioni”.
Si passa alla fase successiva: i progetti saranno valutati dalle commissioni nominate dai dipartimenti regionali competenti all’assegnazione dei punteggi, in modo da stilare la graduatoria per l’effettivo finanziamento, per una spesa totale di circa 1,7 milioni di euro. Preliminarmente alla disamina della pratica per la valutazione del punteggio, le commissioni procederanno alla valutazione della congruità della spesa, anche in relazione ai dati che emergono dai bilanci consuntivi del triennio immediatamente precedente.
Le commissioni, pertanto, stimeranno l’ammontare del contributo teoricamente necessario per le attività e il numero di risorse umane necessarie, tenendo, tra l’altro, conto di eventuali contributi concessi da altri soggetti; la stima sull’ammontare del contributo non determina né il sorgere di alcun diritto a percepire il sostegno economico né a riceverlo in pari misura. Il sostegno economico, infatti, sarà modulato in misura proporzionale alle risorse assegnate a ciascun dipartimento ed al punteggio ottenuto da ciascun ente. In sede di valutazione si procede all’assegnazione di un punteggio su base 100: il punteggio minimo per accedere al contributo è di 70/100. I punteggi terranno conto dell’impatto sociale, culturale ed economico dell’attività sul territorio regionale o locale, per un valore che va da zero a 60, risultante dalla relazione analitica dell’attività per la quale si richiede il finanziamento.
Quindi, si terrà conto delle caratteristiche e curriculum dell’ente proponente, con un punteggio da zero a 40, con riguardo alla consistenza patrimoniale ed immobiliare, alle attività svolte in passato e all’attualità di quelle in atto rispetto alla capacità di rispondere ai fabbisogni del contesto/utenza di riferimento e alle competenze dell’organico. Ancora, si valuterà l’“ampiezza” del progetto e quindi la capacità dello stesso di servire un’utenza maggiore e la “sostenibilità” del progetto, quindi la capacità dell’iniziativa di avviare processi atti a generare condizioni e risorse che possano prefigurare in futuro il minor ricorso a contribuzioni finanziarie esterne, specialmente di natura pubblica e in maggior misura all’autofinanziamento.
A parità di punteggio, prevale l’ente che risulta svolgere da più tempo le attività per cui ha fatto istanza. Hanno priorità nella valutazione le istanze degli enti destinatari di precedenti norme regionali di riconoscimento di specifici contributi. A tal fine, tali enti riceveranno 10 punti in più, fermo restando il punteggio massimo di 100 punti. Sono esclusi, invece, da qualsiasi beneficio gli enti che hanno un rapporto convenzionale con la Regione siciliana, con enti regionali o con strutture sanitarie pubbliche.