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Carceri, senatore Nicita (Pd) annuncia nuove ispezioni nelle strutture del Siracusano

Diredazione SB

Ago 19, 2024

“A fronte di alcuni episodi di aggressione ad agenti di custodia avvenuti in questi giorni nelle carceri del siracusano, esprimiamo piena solidarietà agli agenti feriti e prendiamo atto delle dichiarazioni delle diverse sigle sindacali sulle condizioni insostenibili e sul sovraffollamento, che saranno oggetto di nuove interrogazioni al Governo. In alcune di queste strutture, nei mesi scorsi, alcune persone detenute sono morte a seguito di sciopero della fame”. A dirlo è il senatore del Partito Democratico, Antonio Nicita.

“Torniamo ad effettuare una serie di visite ispettive nelle strutture carcerarie della Sicilia orientale nelle ultime settimane di agosto. – sottolinea il vice presidente del gruppo PD – I problemi sono noti e li abbiamo ripetutamente denunciati, anche con specifiche interrogazioni parlamentari, dopo aver realizzato oltre 6 visite in un anno e mezzo nelle strutture carcerarie del siracusano: strutture non adeguate, sovraffollamento, personale insufficiente, assistenza sanitaria e psicologica del tutto insufficiente. L’approccio securitario “Law & Order” del Governo Meloni ha ulteriormente esasperato le condizioni carcerarie italiane. Da quando c’è il Governo Meloni la popolazione carceraria è progressivamente aumentata da 54.000 a 61.500 detenuti rispetto a una capienza di 48.000 posti. Non ci sono mai stati così tanti suicidi in carcere: 61 suicidi sono già più della media degli ultimi 35 anni, sono 21 in più dell’anno peggiore. Sei agenti di polizia penitenziaria si sono suicidati“.
“Serve una cultura della legalità e della sicurezza ma – prosegue Nicita – essa deve sempre essere accompagnata del rispetto della dignità della persona detenuta, la cui sanzione, in un paese civile, è la privazione della libertà e non la privazione della dignità“.
“Purtroppo – conclude il senatore PD – le parole e gli atteggiamenti del Sottosegretario Delmastro non sono, culturalmente e politicamente, adeguate al livello richiesto dal suo mandato e finiscono per alimentare una sottocultura securitaria della quale tutto il sistema penitenziario nel suo complesso finisce per essere vittima. Si cambi registro. Si ascoltino le parole del Presidente Mattarella”.

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