Sarà la Sala verde del Palazzo Municipale di Palazzolo Acreide ad ospitare la prima presentazione del nuovo libro di Salvatore Zesaro, “Bateakoagrimakia in Akrai“, edito da Le Fate.
Il libro, che sarà presentato, domani 25 luglio alle 18,30, indaga sulle origini della contesa secolare tra la
Chiesa Madre di S. Nicolò Vescovo e la Chiesa di S. Sebastiano, da cui è scaturita storica la rivalità tra i devoti di San Paolo e quelli di San Sebastiano.
L’evento è una delle anteprime previste per la terza edizione del “Meraki Book Festival – Festival
del libro e della cultura“, ideato, organizzato e promosso dall’associazione Meraki e in programma
dal 6 all’8 settembre 2024, il cui tema sarà quello delle Radici.
A sostegno dell’iniziativa, l’associazione ha di recente lanciato anche una campagna di
crowdfunding, che prevede l’assegnazione di diversi premi e anche donazioni libere, al link https://www.produzionidalbasso.com/project/sostieni-la-cultura-al-meraki-book-festival-iii-edizione
Quarta di copertina:
Il libro esplora una secolare disputa tra due chiese di Palazzolo Acreide, la Chiesa Madre di S. Nicolò e la Chiesa di S. Sebastiano. Questa contesa, lungi dall’essere un semplice conflitto religioso, si trasforma in una battaglia di potere che coinvolge profondamente la comunità locale. L’autore mette in luce come, dietro ogni lotta per il potere, ci siano obiettivi nascosti che raramente vengono colti dai “semplici“, coloro che, una volta scelto il loro campo, tendono ad identificarsi ciecamente con il loro capo, sposandone la causa senza riserve. La vanità e l’ansia di distinguersi portano anche gli eroi più
acclamati a combattere senza comprendere appieno le ragioni della lotta, in un mix di esaltazione e
inganno. La disputa tra le due chiese non rimane confinata in ambiti strettamente religiosi, ma sfocia
in turbolenze che coinvolgono l’intera comunità, caratterizzando due fazioni: i “Sampaulìsi“ (i Ròspi)
e i “Sammastianìsi“ (i Spàrici). Questi termini pittoreschi racchiudono una rivalità che, pur essendo
appa-rentemente piccola, viene vissuta con intensa passione, influenzando pro-fondamente la vita del
paese. Il conflitto si inasprisce fino a coinvolgere l’ambito legale, con accuse di “devoto fanatismo“ e
“scandalose turbolenze“ che dividono ulteriormente la comunità. La solidarietà tra la Chiesa Madre e
la Chiesa di S. Paolo e i loro rispettivi abitanti è una costante che perdura fino ai giorni nostri. Il libro
rivela come la “ecclesiastica quaestio“ arrivi a influenzare la struttura della comunità locale, portando
a descrivere Palazzolo Acreide come una “terra teatro di lutto e di desolazione“. Con uno sguardo
critico e dettagliato, l’autore dipinge un ritratto di una comunità profondamente divisa, ma anche
vibrante e appassionata, in cui le piccole vicende quotidiane assumono un significato epico.
L’autore
Salvatore Zesaro è nato a Palazzolo Acreide nel gennaio del 1938. Amante della natura, della
poesia e del dialetto fin dall’adolescenza, vive, nel liceo classico Gargallo di Siracusa, il suo più
vero percorso formativo cui nulla aggiungono gli anni di studi universitari ad indirizzo
scientifico.
Funzionario di una banca siciliana, prima del dissolversi delle maggiori istituzioni creditizie isolane, va in pensione nel 1996. Senza aver mai trascurato lo studio delle parole, delle forme e dei costrutti dialettali, approfondisce la sua ricerca fino a pervenire, da stimolanti ambiti locali, a spazi più ampi dove il linguaggio si fa memoria e, a un tempo, cultura.
Ha esordito nel 2005 con “Parri spagnolu?“ – Sull’origine spagnola di voci, dialettali siciliane;
seguono “Il dialetto perduto“ (2006), “Minchiario“ (2012) e “Le soste di Blandano“.