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Siracusa, progetto ”Autdoor”: conclusa la prima fase del laboratorio di orticoltura per ragazzi autistici

Diredazione SB

Lug 6, 2024

Sì è conclusa la prima fase del laboratorio di orticoltura, inserito nel progetto ”Autdoor”, presso l’istituto
Einaudi di Siracusa. Il laboratorio ha coinvolto, nella coltivazione di un orto estivo, 13 ragazzi autistici dell’associazione ”I figli delle fate”- Angsa (Associazione nazionale genitori persone autistiche) in collaborazione con gli studenti della 4ES del liceo di scienze umane applicate dell’Einaudi, all’interno di una attività di PCTO. Il laboratorio nasce con l’intento di sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell’inclusione sociale e lavorativa delle persone con autismo, nel favorire l’apprendimento e/o il consolidamento di abilità prelavorative in un contesto di agricoltura sociale.

”Ciò che continua a sorprenderci e commuovere – dichiarano i genitori dei ragazzi – è vedere come il ”limite” dei nostri figli diventi opportunità di crescita umana per gli studenti che sperimentano una realtà fatta di poche parole e di grandi emozioni. Desideriamo ringraziare il dirigente scolastico dell’Einaudi, Teresella Celesti che, con grande sensibilità, ha accolto i nostri figli e crede e sostiene progetti che aiutino a farli crescere, a diventare autonomi, a dare dignità alla loro quotidianità. Ringraziamo il docente Salvo La Delfa, referente PCTO della classe, mosso da grande entusiasmo e da un grande cuore; la docente Lella Barone e la responsabile PCTO dell’Istituto, per aver creduto in questo progetto; il CDS (Centro di Solidarietà di Siracusa) che ha abbracciato la nostra realtà e ci sostiene nella realizzazione dei progetti; Daniele Minniti, responsabile del progetto, che con professionalità, impegno, pazienza ci accompagna in questa avventura; Aurelio Alicata, presidente del Rotary di Siracusa. Ringraziamo Maria Concetta Zisa, assistente sociale del DSM di Siracusa, che ci sostiene nel desiderio di poter realizzare qualcosa di duraturo per i nostri figli; Lorenzo Filippone, psichiatra e responsabile scientifico del progetto; Nicolò Catina, terapista occupazionale, e Daniela Bologna, operatrice socio sanitaria, che con grande entusiasmo e dolcezza hanno seguito i nostri figli affiancando il dottor Minniti. Un ringraziamento particolare va al nonno di Lorenzo, il signor Santo Fancello che ha donato la sua competenza, la sua umanità al progetto e agli splendidi studenti che sono stati compagni ai nostri figli”.

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