• 6 Novembre 2024 0:38

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“Goditela”, a Siracusa la personale di Lorena D’Ercole che celebra la vita, il piacere e l’estasi

Diredazione SB

Lug 4, 2024

La vita. Il piacere. La donna. Il sublime. Il divino. Il divino in terra: la prima mostra personale di Lorena D’Ercole, a Siracusa, vuole celebrare tutto questo ed essere un inno al piacere nella sua natura, nella sua essenza, nel suo istinto più primordiale sotto ogni forma, con ogni colore, da qualsiasi punto di vista sotto un unico denominatore: la vita.

S’intitola “Goditela”, non a caso: “God” “Godi” “tela”.

“Goditela” è una parola che scomposta, come una matrioska, contiene in sé altri termini che riportano la mente non solo al godimento ma anche alla versione metafisica della vita.

La mostra conduce lo spettatore in un viaggio emozionale tramite opere su tela e anfore dipinte, ispirate al concetto di catarsi. L’autrice ci accompagna in un’esplorazione della rinascita interiore, stimolando una maggiore consapevolezza, la riscoperta della gioia nelle piccole cose e una comprensione più profonda della nostra umanità. 

Lorena D’Ercole, attraverso un’introspezione profonda, si esprime su due fronti: il dripping pollockiano, che cattura l’imprevedibilità della vita, e tecniche pittoriche precise, che infondono un carattere meditativo e contemplativo alle sue opere. 

“La tecnica – spiega l’artista – è basata sulla gravità e sulla fiducia che ripongo nella combinazione tra colore, forza di gravità e la mia energia vitale”.

Lorena D’Ercole ha scelto di lanciare il colore da un’altezza di oltre 7 metri, lasciandosi stupire dall’impatto che quest’ultimo ha sulla tela. Una forza vibrante che si trasforma in opera d’arte dove ogni goccia ha una forma, un senso, una vita propria in un tutt’uno di colori in armonia. Nulla è programmato, nulla ha un dietro le quinte: tutto riesce a trovare la quadra sulla tela, così come nella vita, grazie anche allo sforzo fisico e mentale dell’artista che in quel gesto del lancio dall’alto ha dato un pezzo di sé all’opera.

La disposizione delle opere riflette il dualismo tra tumulto e armonia, caos e ordine, creando un percorso epico che culmina in un’estasi di gioia e apprezzamento per la vita. L’illuminazione è stata creata ad hoc con un progetto di luce in collaborazione con Angelo Sansone. 

La mostra sarà aperta al pubblico dall’8 luglio all’8 settembre 2024, tutti i giorni dalle 17.30 in poi, all’interno della Chiesa sconsacrata di Gesù e Maria, in Via Capodieci, 11, in Ortigia. L’ingresso è gratuito.

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